venerdì 1 maggio 2015

EXPO 2015 una grande opportunità, ma per chi?

A prescindere dal fatto che uno può esser d'accordo o no su #EXPO2015, gli eventi di ieri non sono giustificabili in nessun modo. La violenza in qualsiasi forma si presenti, non dovrebbe esistere. La violenza in questi casi, oltre a creare lo schifo che abbiamo ben visto, ha un altra funzione che è quella di oscurare la protesta pacifica contro un evento che a mio parere non ha nessun senso. Il messaggio che sta passando è quello che i #NOEXPO hanno sfasciato Milano,  quando tutto il disastro è dovuto soltanto ai blackblok. Poi chi da la colpa alle forze dell'ordine, non ha capito proprio niente, loro fanno il loro lavoro ed eseguono solo ordini dai piani alti. Quindi la volontà di non farli intervenire in modo efficace, genera grandi vantaggi alla scena politica che sponsorizza tale evento e che è pienamente consapevole della porcata che rappresenta. Riflettete su questo punto,  é successo e succederà ancora.
Ci dicono che è e sarà una grande opportunità! Bellissime parole,  ma per chi? Forse per qualche professore del politecnico di milano che ha progettato qualche padiglione. Ci dicono "EXPO2015 nutrire il pianeta" che è il tema principale su cui si base l'evento,  ma come?  con Monsanto, Macdonald, Cocacola, San Pellegrino?                                                     In Puglia come nelle altre regioni D'Italia, sono presenti tantissime piccole realtà ristorative, piccole aziende agricole, che fanno delle scelte difficili, ma che si distinguono,  realizzando dei prodotti unici. Anche nel brindisino, terre che conosco bene, penso ai vini e a tutti i nostri prodotti,  penso a tutti quegli agricoltori che utilizzano tecniche sane che ormai si stanno estinguendo,  allora questo dovrebbe essere la vera opportunità per l'Italia di EXPO2015 dare voce a tutte le piccole realtà che rappresentano cibo sano, biologico e unico.

martedì 21 aprile 2015

Difendiamo gli ulivi!! Emergenza Xylella o semplice abbandono delle buone pratiche?


Sono ben 13 milioni e 610 mila euro i soldi stanziati per questa terribile situazione. Ma entriamo più nel dettaglio di questo cospicuo stanziamento, l'impiego di questa somma è mirato principalmente a tre tipi di interventi:

1. LOCALIZZAZIONE degli uliveti infetti;


2. CRONOPROGRAMMA (Il cronoprogramma è un documento che rappresenta       l'andamento nel tempo degli importi dei lavori da eseguire);



3.COSTI D'INTERVENTO per l'eradicazione del batterio.


e la RICERCA??? dovè la RICERCA??


Si parla tantissimo di tutela e protezione dei nostri uliveti, quando ancora dopo ben tre anni ci sono svariati punti oscuri in merito. Non sono ancora stati effettuati\terminati dei test di patogenicità, che ci permettono di capire come si comporta il batterio in piante diverse, in ambienti diversi e in condizioni geopedologiche differenti. Quindi attualmente si eradica senza conoscere le reali cause, e punto importante, il risultato di questo vergognoso intervento è che non servirà praticamente a nulla!!!
Non servirà a nulla eradicare per un semplice motivo, immaginiamo per un attimo uno scenario "post-apocalittico" dove tutta la superficie olivicola è stata rasa al suolo, ebbene anche in uno scenario di questo tipo il problema non verrebbe risolto, l'unico dato ottenibile risulterebbe quello di un abbassamento repentino della popolazione batteriologica, perchè il vettore (Un vettore è un organismo necessario affinché un'infezione o un'infestazione parassitaria sia trasmessa all'interno di un'altra specie) che è quello che trasmette il batterio da una pianta infetta ad una pianta sana è ubiquitario, ed è presente ovunque, su qualsiasi superficie verde!!
A parte che non giustifico l'intero stanziamento per quei 3 ridicoli interventi, il cronoprogramma è un qualcosa di surreale, come si fa a tutelare e a proteggere i nostri uliveti, quando non si sta cercando neanche di studiarli e/o curarli??
Questo problema è un problema che va ben oltre i confini amministrativi regionali, infatti, in questi ultimi tre anni i principali interventi di ricerca scientifica sono stati effettuati principalmente dall'Università di Bari e dal Cnr di Bari e proprio per tale motivo sarebbe opportuno coinvolgere tutti quegli istituti di ricerca presenti sul territorio nazionale ed europeo, non esiste solo l'Università di Bari!!
Infine piccolo appunto, che penso che in molti avranno notato, i primi anni si parlava di complesso del disseccamento rapido dell’ulivo (CoDiRO), mentre attualmente si sta creando terrore e panico mediatico parlando e concentrando l'attenzione solo e soltanto sul batterio Xylella fastidiosa , quando ancora non ci sono studi o dati certi riguardanti quest'ultimo, situazione alquanto paradossale.

#DifendiamoGliUlivi


UN PD INCAPACE E SEMPRE MENO CREDIBILE

Ormai non sanno più come acquisire consensi... questa è una delle tante "trovate" del PD, ricorda molto una certa tessera del dopolavoro che si utilizzava nel periodo fascista! che bizzarra analogia... Cosa si inventeranno ancora?? "iscriviti al PD, l'IMU, IRPEF e IRAP scontati del 50%!!!"
Ciò ne è anche la dimostrazione, soprattutto dopo gli ultimi squallidi aggiornamenti su EXPO, che il PD rappresenta quella sottile linea che congiunge mafia\politica \cittadino, in sostanza tra il mafioso e il povero cristo c'è un politico o un "mafioso travestito da politico", naturalmente niente di nuovo.


EMERGENZA AMBIENTALE NEL BRINDISINO! #volume2


Autigno, Formica e Mascava, rappresentano un'area situata tra San Vito dei Normanni e Brindisi. Basta farsi un giro per notare tutte le attività di stoccaggio permanante e/o temporaneo di rifiuti pericolosi e non, e tutti quei siti destinati all'estrazione mineraria... Ormai quest'area è diventata un "colabrodo", tutte le famiglie che una volta abitavano in questa zona sono andate via, per i forti odori insostenibili e per l'inquinamento delle falde. E' da oltre 20 anni che è presente questo problema, ma tutta la classe politica dov'era?
Quello che hanno capito in pochi è che, anche se quest'area ricade nel territorio di Brindisi e Carovigno quindi di loro competenza, il territorio di San Vito è quello che subisce tutte le conseguenze negative perchè è collocato a soli 3 km, contro i 10 km e i 12 km dei centri abitati di Carovigno e Brindisi.
Purtroppo c'è molta indifferenza in merito a questa situazione, come la storia insegna si dovranno aspettare i morti di cancro e di tumore affinchè la coscienza di tutti si svegli!!

 Discarica Formica ambiente

EMERGENZA AMBIENTALE NEL BRINDISINO!!

Quando si parla di disastri ambientali, ecomostri e discariche, in alcuni casi gli interventi di bonifica:
- sono poco efficaci per determinate caratteristiche relative al sito;
- non vengono effettuati per le spese esorbitanti da affrontare.
Tutto ciò comporta, quando va bene, alla sola e unica operazione di isolamento del sito. Purtroppo, isolare il problema non significa risolverlo.
Forse il territorio brindisino, non ha avuto la sua visibilità mediatica come la terra dei fuochi e pertanto i problemi ambientali sono stati ritenuti poco rilevanti dall'opinione pubblica. Che dire di tutte le altre situazioni ambientali Discarica Formica, Autigno, gli scarichi dell'oasi di Torre Guaceto... non siamo poi così lontani dalla terra dei fuochi. Nel brindisino non ci saranno i fumi tossici, ma la risposta è sotto i nostri piedi, in quello che beviamo e in quello che mangiamo.
"il male oscuro di Brindisi
Il sito di scorie chimiche più esteso d’Europa lasciato a cielo aperto, vicino ai bagnanti" (Gazzetta del Mezzogiorno)



martedì 28 gennaio 2014

APPLE trenta anni di rivoluzione tecnologica e non solo!! Ma cos'è cambiato oggi?




 Steve Jobs con il primo Apple Macintosh



I primi anni ottanta erano anni grande fermento tecnologico. Si stavano sviluppando delle tecnologie che avrebbero cambiato il futuro in modo altamente significativo. Proprio in quegli anni un ragazzo di Santa Clara, California, lavorava alle Apple Computer in un progetto dal nome Apple Lisa. Quest'ultimo rappresentava un progetto estremamente ambizioso, infatti, quando ancora quasi tutti i computer presentavano un intefaccia testuale, l'Apple Lisa fu il primo personal computer  a presentare un interfaccia grafica (come quella che utilizziamo oggi) e un mouse. Ma l'Apple Lisa fu un progetto troppo innovativo per quegli anni e soprattutto il prezzo di vendita era troppo elevato, proprio per questo non ebbe un grande successo. Successivamente, il 24 gennaio del 1984, fu presentato da Steve Jobs il risultato di un altro progetto che si svolgeva in parallelo con Apple Lisa, parlo del primo Apple Macintosh. 
Il Macintosh può essere considerato come un fratello minore del Lisa, infatti, pur ereditando interfaccia grafica e mouse, presentava caratteristiche inferiori a quest'ultimo. Questo progetto rappresentava il punto di partenza di una nuova era tecnologica!!


 Steve Jobs presenta il Macbook Air il 15 gennaio 2008, al MacWorld Conference


Sono passati trenta anni da quel 24 gennaio del 1984 e l'idea rivoluzionaria di Jobs era quella di rendere più accessibile a tutti questa nuova tecnologia, cioè di portare in tutte le case e in ogni ufficio una MACCHINA PENSATA PER IL LAVORO che potesse migliorare in modo evidente la vita lavorativa di tutti.
Oggi i personal computer (sia mac e windows) sono abbondantemente diffusi, in ogni casa, negozi, supermercati, uffici, insomma ovunque.... Ma per quanto riguarda i mac è cambiato il concetto di base! 
Il mac nato per il lavoro e dedicato a gente che lavora, oggi purtroppo non è solo questo, ma è diventato negli ultimi anni un oggetto del desidero, uno status symbol dovuto al costo che ha, l'immagine che dà e soltanto infine per la sua qualità!! Un pò per come avviene per altri prodotti Apple. Con questo, ci terrei a dare un piccolo consiglio a tutti quelli che vorrebbero acquistare un mac e che magari non sono a conoscenza di alcuni aspetti, in particolare se dovete acquistare un macbook per navigare su internet, per chattare su facebook e per guardare dei video su you tube, sappiate che con 300/400€ potete acquistare un pc windows che risponde a queste esigenze ottimamente, andando a risparmiare 1000 €.
Inoltre aggiungo, non sarò certo io a dire cosa è giusto o cosa è sbagliato, ognuno è libero di fare ciò che vuole con i propri soldi!!